VILLA COMUNALE NAPOLI
La villa comunale di Napoli si estende parallelamente al Lungomare Caracciolo con ingresso principale da Piazza Vittoria, ed è il polmone verde della città. Al suo interno è possibile fare jogging, passeggiare con gli amici e la famiglia ma anche visitare la stazione zoologica Anton Dohrn, che ospita l'Acquario più antico d'Europa, e la famosa cassa armonica, restaurata da qualche anno e restituita ai cittadini. Ecco, allora, tutte le informazioni per trascorrere qualche ora in uno dei giardini storici partenopei, dall'indirizzo all'orario d'apertura alle attività disponibili.
La Villa Comunale di Napoli è aperta tutti i giorni dall'1 novembre al 30 aprile dalle 07:00 alle 22:00; dall'1 maggio al 31 ottobre dalle ore 07:00 alle 24:00. L'ingresso è libero, trattandosi di un parco pubblico. Come si vede dalla mappa, al suo interno vi sono un'area di giochi per i bambini, una pista di pattinaggio ed una ciclabile e servizi igienici per disabili. È inoltre possibile ammirare una serie di specie botaniche molto interessanti, tra le quali vi sono palme, lecci, pini ed eucalipti. Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 081.7953652 del Comune oppure visitare la pagina dedicata sul sito internet ufficiale di Palazzo San Giacomo. Spazio anche allo shopping: ogni terzo e quarto weekend del mese proprio qui si svolge il più grande mercatino delle pulci della città.
Il vasto giardino, piantato a lecci, pini, palme, eucalipti si estende per oltre 1 km, una superficie di ben 110mila metri quadrati, tra piazza della Vittoria e piazza della Repubblica, fiancheggiato dalla Riviera di Chiaia e da via Caracciolo. Il suo primo nucleo risale al 1697, quando il viceré duca di Medinacoeli fece piantare un doppio filare di alberi abbellito da 13 fontane, indirizzando lungo la Riviera una prima idea di passeggiata che dalla Porta Reale si spingeva fino alla Crypta Neapolitana. Nel 1778-80 l'area fu convertita in un vero e proprio passeggio, un giardino pubblico urbano ispirato alle "Tulieries" di Parigi, molto in voga in quegli anni e luogo di ritrovo della nobiltà, per volontà di Ferdinando IV di Borbone e per opera di Carlo Vanvitelli, figlio del più noto Luigi, sulla scia di quanto aveva fatto il padre, Carlo III di Spagna, lungo il Salon del Paseo del Prado di Madrid. Con l'Unità d'Italia divenne pubblico e l'accesso fu consentito a tutti i cittadini.
Il "Real Passeggio di Chiaia" si apre con un percorso rettilineo adorno di copie neolassiche di statue di epoca romana, nonché di gruppi scultorei e fontane di età tardo-rinascimentale. Le statue furono collocate intorno al XIX secolo in sostituzione di alcune delle opere farnesiane, poi spostate presso il museo archeologico nazionale di Napoli.
Il giardino della Riviera di Chiaia è ricco di fontane, busti e monumenti architettonici da ammirare mentre si passeggia all'aria aperta. Tra le prime, si segnalano la fontana della tazza di Porfido, detta anche delle Paparelle, quella di Santa Lucia, così chiamata perché prima di essere trasferita qui si trovava nella vicina via Santa Lucia, la fontana della Flora Capitolina e quella del Ratto delle Sabine. Vi sono anche altre sculture tutte neoclassiche, alcune della quali raffiguranti personaggi noti della città, come Giambattista Vico e Pietro Colletta. Particolare è anche il cosiddetto Tempietto di Virgilio.
Tra i principali monumenti si annoverano:
Tra i notevoli esempi di architettura neoclassica, realizzati principalmente da Stefano Gasse e Paolo Ambrosino, architetti della Real Casa borbonica, si annoverano invece:
La villa è stata restaurata tra il 1997 e il 1999 da Alessandro Mendini, che ha riprogettato gli chalet, risistemato il verde, realizzato un nuovo impianto di illuminazione e una nuova cancellata. L'intervento restaurativo è stato tuttavia al centro di numerose polemiche per la rottura con lo stile neoclassico preesistente e l'alterazione dell'aspetto botanico della storica villa ottocentesca.
La Villa Comunale di Napoli è aperta tutti i giorni dall'1 novembre al 30 aprile dalle 07:00 alle 22:00; dall'1 maggio al 31 ottobre dalle ore 07:00 alle 24:00. L'ingresso è libero, trattandosi di un parco pubblico. Come si vede dalla mappa, al suo interno vi sono un'area di giochi per i bambini, una pista di pattinaggio ed una ciclabile e servizi igienici per disabili. È inoltre possibile ammirare una serie di specie botaniche molto interessanti, tra le quali vi sono palme, lecci, pini ed eucalipti. Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 081.7953652 del Comune oppure visitare la pagina dedicata sul sito internet ufficiale di Palazzo San Giacomo. Spazio anche allo shopping: ogni terzo e quarto weekend del mese proprio qui si svolge il più grande mercatino delle pulci della città.
Il vasto giardino, piantato a lecci, pini, palme, eucalipti si estende per oltre 1 km, una superficie di ben 110mila metri quadrati, tra piazza della Vittoria e piazza della Repubblica, fiancheggiato dalla Riviera di Chiaia e da via Caracciolo. Il suo primo nucleo risale al 1697, quando il viceré duca di Medinacoeli fece piantare un doppio filare di alberi abbellito da 13 fontane, indirizzando lungo la Riviera una prima idea di passeggiata che dalla Porta Reale si spingeva fino alla Crypta Neapolitana. Nel 1778-80 l'area fu convertita in un vero e proprio passeggio, un giardino pubblico urbano ispirato alle "Tulieries" di Parigi, molto in voga in quegli anni e luogo di ritrovo della nobiltà, per volontà di Ferdinando IV di Borbone e per opera di Carlo Vanvitelli, figlio del più noto Luigi, sulla scia di quanto aveva fatto il padre, Carlo III di Spagna, lungo il Salon del Paseo del Prado di Madrid. Con l'Unità d'Italia divenne pubblico e l'accesso fu consentito a tutti i cittadini.
Il "Real Passeggio di Chiaia" si apre con un percorso rettilineo adorno di copie neolassiche di statue di epoca romana, nonché di gruppi scultorei e fontane di età tardo-rinascimentale. Le statue furono collocate intorno al XIX secolo in sostituzione di alcune delle opere farnesiane, poi spostate presso il museo archeologico nazionale di Napoli.
Il giardino della Riviera di Chiaia è ricco di fontane, busti e monumenti architettonici da ammirare mentre si passeggia all'aria aperta. Tra le prime, si segnalano la fontana della tazza di Porfido, detta anche delle Paparelle, quella di Santa Lucia, così chiamata perché prima di essere trasferita qui si trovava nella vicina via Santa Lucia, la fontana della Flora Capitolina e quella del Ratto delle Sabine. Vi sono anche altre sculture tutte neoclassiche, alcune della quali raffiguranti personaggi noti della città, come Giambattista Vico e Pietro Colletta. Particolare è anche il cosiddetto Tempietto di Virgilio.
Tra i principali monumenti si annoverano:
- la fontana della Tazza di Porfido (detta delle Paparelle) è caratterizzata da una grande tazza di porfido rinvenuta a Paestum, in Cilento;
- diverse fontane dal Tardocinquecento al Settecento, come per esempio quella di Santa Lucia, posta fino al 1898 in Via Santa Lucia, opera degli scultori Michelangelo Naccherino e Tommaso Montani (1606);
- la fontana del Ratto d'Europa di Angelo Viva già in Via della Marinella (1798);
- la fontana del Ratto delle Sabine;
- la fontana di Oreste ed Elettra;
- la casina Pompeiana;
- la grande Cassa Armonica di Errico Alvino (1877) in ghisa e vetro - È stata restituita alla città di Napoli nel 2016 la Cassa Armonica della Villa Comunale, dopo un lungo periodo di restauro. Si tratta di un gioiello architettonico dell'Ottocento progettato da Enrico Alvino nel 1862. Era dalla Coppa America del 2012 che la corolla della struttura era stata smantellata per essere valorizzata. Di fronte sorgeva il famoso Vacca Caffè, distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il primo caffè letterario della città, frequentato da artisti del calibro Di Salvatore di Giacomo.
- diversi busti o interi di illustri personaggi napoletani realizzati tra il XIX e il XX secolo.
Tra i notevoli esempi di architettura neoclassica, realizzati principalmente da Stefano Gasse e Paolo Ambrosino, architetti della Real Casa borbonica, si annoverano invece:
- la stazione Zoologica Anton Dohrn (non di appartenenza borbonica) - All'interno della Villa Comunale Comunale di Napoli si può visitare anche la stazione zoologica Anton Dohrn, che ospita a sua volta l'Acquario più antico d'Europa. Venne realizzato nel 1873, e aperto al pubblico l'anno successivo, per volontà del naturalista e zoologo tedesco Anton Dohrn, affascinato dalla città e dalla varietà faunistica del Golfo. Ben presto il sito divenne un Centro Mondiale di studio della Biologia marina. Ancora oggi si svolgono al suo interno ricerche nel campo della biologia e della oceanografia. L'acquario presenta 26 vasche con oltre duecento specie marine di animali e vegetali provenienti soprattutto dal mare partenopeo. Attualmente è chiuso per manutenzione ordinaria. Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 081.5833222 o inviare una mail all'indirizzo [email protected]. La struttura ospita anche una vasta biblioteca, con oltre 90mila volumi scientifici;
- il palazzo del Circolo della Stampa realizzato dagli architetti Luigi Cosenza e Marcello Canino nel 1948.
La villa è stata restaurata tra il 1997 e il 1999 da Alessandro Mendini, che ha riprogettato gli chalet, risistemato il verde, realizzato un nuovo impianto di illuminazione e una nuova cancellata. L'intervento restaurativo è stato tuttavia al centro di numerose polemiche per la rottura con lo stile neoclassico preesistente e l'alterazione dell'aspetto botanico della storica villa ottocentesca.