Acquario nella Stazione Zoologica Anton Dohrn
Grande successo alla riapertura dell’acquario della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, tornato dall’8 giugno 2021 ad accogliere i visitatori dopo tre anni di lavori di ristrutturazione che hanno portato al rinnovamento della struttura della villa comunale affacciata sul mare di via Caracciolo.
Un vero gioiello cittadino dall’enorme valore storico e anche scientifico, che accoglie una particolarissima esposizione della flora e della fauna del Mediterraneo, ed in particolare degli ecosistemi e la biodiversità del Golfo di Napoli. È già scattata la corsa alle prenotazioni: sold out, infatti il weekend alle porte.
Il primo acquario pubblico aperto in italia e uno tra i più antichi al mondo.
L’Aquarium della Stazione Zoologica Anton Dohrn è l’acquario più antico d’Italia e fu aperto al pubblico nel gennaio del 1874 ed a oggi è l’unico esempio italiano di acquario ottocentesco, è stato interessato dall’intervento più importante e completo nei suoi quasi 150 anni di storia.
L’Aquarium della Stazione Zoologica Anton Dohrn conta 180 metri cubi di acqua, 507 metri quadrati, 19 vasche, 200 specie animali e vegetali frutto di scambi con altri acquari o di pesca autorizzata, 9 diversi habitat che ricostruiscono gli ambienti che possiamo incontrare in Mediterraneo dai primi metri di profondità sino agli abissi.
Un mix tra passato e innovazione
Il complesso include anche delle vasche con pesci tropicali che simboleggiano i cambiamenti in corso nel Mare Nostrum, sempre più popolato da specie che stanno entrando dal Mar Rosso e da altri ambienti tropicali.
Nell’Aquarium si potrà effettuare una visita “alla scoperta del mare”, dalla costa al mare aperto, tra grotte e anfratti, tra praterie di posidonie, passando dal coralligeno agli abissi, dall’ambiente pelagico, abitato anche da specie aliene, dagli scogli mediterranei alle formazioni tropicali.
Il restauro è stato un mix di innovazione e antichità. Antichità come i reperti di archeologia subacquea concessi in affidamento dalla Soprintendenza delle Belle Arti per il Comune di Napoli: anfore vinarie e olearie di epoca romana o le ancore litiche che in una delle vasche ricompongono i resti del parco archeologico sommerso di Baia.
Il ruolo di Ministero e Accademia
Le nuove tecnologie, invece, hanno interessato le vasche e tutta l'area centrale della stazione zoologica: dal consolidamento di cinque colonne portanti al salone espositivo, dagli ambienti retro-vasca ai locali tecnici, dagli stabulari agli spazi al piano seminterrato che ospita gli impianti tecnologici.
I lavori di restauro sono stati finanziati grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero dell'Università e della Ricerca e sono stati realizzati con il contributo dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli sulla base di un progetto ideato e curato dalla Scuola di Design della Comunicazione.
“I lavori sono durati circa tre anni per ristrutturare la parte edile”, ha spiegato Roberto Danovaro, presidente della stazione zoologica.
“Abbiamo dovuto rifare tutta la parte strutturale con cinque colonne portanti. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato sulle vasche e negli ultimi sei mesi le abbiamo popolate – ha aggiunto –. L'acquario è un macrorganismo vivo, crescerà ancora ogni mese da qui a Natale apriremo nuove vasche. Sarà qualcosa di bello da vedere”.
Fico: “Giorno molto significativo”
Tra le autorità presenti alla cerimonia di riapertura c’era anche il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico: “Oggi per me è un giorno molto significativo. Possiamo dire di aver restituito alla città un posto straordinario, che è una parte della storia della città e cuore pulsante della ricerca sul mare”.
Ha espresso soddisfazione anche il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris: “È un segnale forte per tutto il Mediterraneo, Napoli si candida ad essere città della biodiversità”. Presente anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Oltre 200 specie animali e vegetali
“Anton Dohrn – ha ricordato Gaetano Manfredi, candidato sindaco ed ex ministro della Ricerca, anche lui all’inaugurazione – scelse Napoli per l'acquario in quanto grande capitale europea, ma anche città turistica. Quello che deve essere anche in futuro”.
Come visitare l’Acquario di Napoli
L’Acquario della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Istituto Nazionale di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine è stato completamente restaurato e sarà visitabile a pagamento su prenotazione il sabato e la domenica con apertura ore 10 e chiusura ore 19.45 (ultimo ingresso ore 19.00)
Un nuovo museo di circa 1000 mq all’interno di un giardino di oltre 2.500 mq nella Villa Comunale di Napoli sorgerà nell’ex Circolo della Stampa di Napoli, la Casina del boschetto con il nuovo Museo Darwin – Dohrn (DaDoM) e la biblioteca del mare. Un Museo che sarà destinato alla promozione della conoscenza della biologia marina ed ospiterà una galleria della biodiversità e l’archivio storico costituito da importanti documenti. Il nuovo Museo del Mare della Stazione Dohrn.
Acquario nella Stazione Zoologica Anton Dohrn, maggiori informazioni
• Prezzi: Prenotazioni e ticket – Intero € 7,00 (a partire dai 12 anni compiuti) – Ridotto € 5,00 (valido dai 4 a 12 anni compiuti; per accompagnatori disabili, over 70, studenti universitari con tessera) – Ingresso gratuito per i bambini al di sotto dei 4 anni
• Prenotazioni e Informazioni: 081 583 3442 – [email protected]
• Sito web: Stazione Zoologica Anton Dohrn
Un vero gioiello cittadino dall’enorme valore storico e anche scientifico, che accoglie una particolarissima esposizione della flora e della fauna del Mediterraneo, ed in particolare degli ecosistemi e la biodiversità del Golfo di Napoli. È già scattata la corsa alle prenotazioni: sold out, infatti il weekend alle porte.
Il primo acquario pubblico aperto in italia e uno tra i più antichi al mondo.
L’Aquarium della Stazione Zoologica Anton Dohrn è l’acquario più antico d’Italia e fu aperto al pubblico nel gennaio del 1874 ed a oggi è l’unico esempio italiano di acquario ottocentesco, è stato interessato dall’intervento più importante e completo nei suoi quasi 150 anni di storia.
L’Aquarium della Stazione Zoologica Anton Dohrn conta 180 metri cubi di acqua, 507 metri quadrati, 19 vasche, 200 specie animali e vegetali frutto di scambi con altri acquari o di pesca autorizzata, 9 diversi habitat che ricostruiscono gli ambienti che possiamo incontrare in Mediterraneo dai primi metri di profondità sino agli abissi.
Un mix tra passato e innovazione
Il complesso include anche delle vasche con pesci tropicali che simboleggiano i cambiamenti in corso nel Mare Nostrum, sempre più popolato da specie che stanno entrando dal Mar Rosso e da altri ambienti tropicali.
Nell’Aquarium si potrà effettuare una visita “alla scoperta del mare”, dalla costa al mare aperto, tra grotte e anfratti, tra praterie di posidonie, passando dal coralligeno agli abissi, dall’ambiente pelagico, abitato anche da specie aliene, dagli scogli mediterranei alle formazioni tropicali.
Il restauro è stato un mix di innovazione e antichità. Antichità come i reperti di archeologia subacquea concessi in affidamento dalla Soprintendenza delle Belle Arti per il Comune di Napoli: anfore vinarie e olearie di epoca romana o le ancore litiche che in una delle vasche ricompongono i resti del parco archeologico sommerso di Baia.
Il ruolo di Ministero e Accademia
Le nuove tecnologie, invece, hanno interessato le vasche e tutta l'area centrale della stazione zoologica: dal consolidamento di cinque colonne portanti al salone espositivo, dagli ambienti retro-vasca ai locali tecnici, dagli stabulari agli spazi al piano seminterrato che ospita gli impianti tecnologici.
I lavori di restauro sono stati finanziati grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero dell'Università e della Ricerca e sono stati realizzati con il contributo dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli sulla base di un progetto ideato e curato dalla Scuola di Design della Comunicazione.
“I lavori sono durati circa tre anni per ristrutturare la parte edile”, ha spiegato Roberto Danovaro, presidente della stazione zoologica.
“Abbiamo dovuto rifare tutta la parte strutturale con cinque colonne portanti. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato sulle vasche e negli ultimi sei mesi le abbiamo popolate – ha aggiunto –. L'acquario è un macrorganismo vivo, crescerà ancora ogni mese da qui a Natale apriremo nuove vasche. Sarà qualcosa di bello da vedere”.
Fico: “Giorno molto significativo”
Tra le autorità presenti alla cerimonia di riapertura c’era anche il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico: “Oggi per me è un giorno molto significativo. Possiamo dire di aver restituito alla città un posto straordinario, che è una parte della storia della città e cuore pulsante della ricerca sul mare”.
Ha espresso soddisfazione anche il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris: “È un segnale forte per tutto il Mediterraneo, Napoli si candida ad essere città della biodiversità”. Presente anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Oltre 200 specie animali e vegetali
“Anton Dohrn – ha ricordato Gaetano Manfredi, candidato sindaco ed ex ministro della Ricerca, anche lui all’inaugurazione – scelse Napoli per l'acquario in quanto grande capitale europea, ma anche città turistica. Quello che deve essere anche in futuro”.
Come visitare l’Acquario di Napoli
L’Acquario della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Istituto Nazionale di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine è stato completamente restaurato e sarà visitabile a pagamento su prenotazione il sabato e la domenica con apertura ore 10 e chiusura ore 19.45 (ultimo ingresso ore 19.00)
Un nuovo museo di circa 1000 mq all’interno di un giardino di oltre 2.500 mq nella Villa Comunale di Napoli sorgerà nell’ex Circolo della Stampa di Napoli, la Casina del boschetto con il nuovo Museo Darwin – Dohrn (DaDoM) e la biblioteca del mare. Un Museo che sarà destinato alla promozione della conoscenza della biologia marina ed ospiterà una galleria della biodiversità e l’archivio storico costituito da importanti documenti. Il nuovo Museo del Mare della Stazione Dohrn.
Acquario nella Stazione Zoologica Anton Dohrn, maggiori informazioni
• Prezzi: Prenotazioni e ticket – Intero € 7,00 (a partire dai 12 anni compiuti) – Ridotto € 5,00 (valido dai 4 a 12 anni compiuti; per accompagnatori disabili, over 70, studenti universitari con tessera) – Ingresso gratuito per i bambini al di sotto dei 4 anni
• Prenotazioni e Informazioni: 081 583 3442 – [email protected]
• Sito web: Stazione Zoologica Anton Dohrn